Buchettino

buchettino

Buchettino…tratta da Le petit poucet di Charles Perrault,scritto da Chiara Guidi, illustrato magistralmente da Simone Massi, edizioni Orecchio Acerbo (casa editrice ed illustratore – garanzia!) non è soltanto un capolavoro nei contenuti ma anche nella formula espositiva degli stessi…

 

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parole che urlano, che sussurrano, che strisciano lungo la schiena insinuandosi tra le pieghe delle paure e dei dubbi, nel buio della stanza e dei pensieri…parole piccole o grandi, in grassetto o quasi trasparenti…suoni evocati attraverso il tratto…

parole che danzano, che girano, che si attorcigliano…movimenti che si fanno scrittura…

il tutto accompagnato da immagini a due colori…ricchissime prepotenti allo sguardo, intense per le emozioni che risvegliano, smuovono…evocano..

Simone Massi è un illustratore che io apprezzo tantissimo, nato e cresciuto nell’entroterra della provincia dove abito che, presto, spero di poter conoscere di persona. ogni volta che illustra una fiaba, una storia mi sembra di riviverla sulla pelle, di esserci, in prima persona, e di respirarne gli odori, i suoni, le ambientazioni…

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La storia è potente e nella prefazione del libro ci viene descritta una delle formule attraverso le quali viene presentata: a teatro, con gli spettatori sotto ad una coperta, ad occhi chiusi ad accogliere il suono della voce narrante.

Ed è proprio in quel suono, di una voce, ma familiare e calda e lenta, che mi cullo ogni qualvolta leggo una fiaba classica…torno anche io, idealmente ma tangibilmente, sotto alle lenzuola accanto a mia nonna che, nella penombra pomeridiana dei pomeriggi autunnali, racconta e racconta…fino a che il lieto fine mi accompagna a lasciarmi andare al sonno.

La fiaba ovviamente ha moltissimi elementi chiave: affronta temi delicatissimi come la povertà, la miseria di spirito ed economica, il potenziale creativo dei bambini (dei più piccoli soprattutto), il grado di svalutazione e sottovalutazione che gli adulti compiono nei confronti dei piccoli, il livello di pericolosità del mondo (c’è un Orco famelico che vuole mangiare i bambini e che si alza di notte, di nascosto dalla moglie che tenta di salvarli, per sgozzarli…ma al posto di uccidere i bambini “stranieri”, grazie ad uno stratagemma di Buchettino, il nostro protagonista, sgozza le figlie), la morte, la violenza e la prepotenza, l’inaspettato..il lieto fine atteso che apre alle possibilità della vita e che rivolge in positivo tutta la negatività e l’ombra fino a qui respirate.

Insomma…si sta con il fiato sospeso fino all’ultimo e guai a non arrivare al finale riparatore, lasciare in sospeso tanti e tali temi sarebbe, a mio avviso, far danno. Non è una fiaba, insomma, da leggere a bambini di due anni..ma semmai a quelli di 7-8 che hanno chiaro il limite tra fantastico e reale e che possono tollerare tensione e paura che il libro smuove diluendone l’allietamento, sapendo aspettare il finale.

Trovo che sia un albo imperdibile, pubblicato da una casa editrice che amo e alla quale chiedo di pubblicare tutte le fiabe classiche possibili…grazie.

 

Insieme al libro un codice personalizzato per effettuare il download della fiaba narrata dalla voce di Monica Demuru.

Qui trovate il link al pdf dell’anteprima: Anteprima

 

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